Il punto della situazione a un mese dall’emergenza Coronavirus con uno partner della gdo italiana nella consegna della spesa
Si trova alla fine della filiera il delivery, l’ultimo anello che permette di portare la spesa dai negozi alle case, messo sotto pressione dall’esplosione del canale eCommerce, ha fatto fatica a reggere alla richiesta dei consumatori. A circa un mese dall’inizio dell’emergenza Coronavirus abbiamo chiesto a ForServices, una delle aziende impegnate con la gdo in prima linea nelle principali aree metropolitane italiane, di fare un punto della situazione.
Come ha impattato l’emergenza Coronavirus sia sul servizio che fornite sia sulle vostre attività interne?
L’emergenza Covid-19, sin da subito ci ha messo nella posizione di dover offrire un servizio al cliente finale sempre più rilevante. La nostra struttura di ricerca e sviluppo, lavorando analiticamente sui numeri e sulla predittività, ci ha permesso di comprendere tempestivamente la necessità di introdurre ulteriori forze in termini di uomini e mezzi al servizio della gdo. Le attività interne, grazie agli applicativi da noi sviluppati, ci hanno consentito di attivare in pochissimo tempo le procedure per lo smart-working, senza variare il modus operandi quotidiano.
Potete darci dati numerici comparabili, rispetto a un anno fa o al mese precedente?
L’incremento del numero delle spese è stato del 20% rispetto al mese precedente, invece, se andiamo a vedere i dati dello stesso periodo dello scorso anno, l’incremento sale al 39%. Per quanto riguarda le tipologie di spesa, il canale eCommerce ha avuto un incremento di quasi il 70% rispetto al mese precedente e di ben il 109% se ci riferiamo allo stesso periodo del 2019.
Ci sono state tipologie di servizio più richieste di altri? Avete un’idea delle merci più richieste e consegnate?
Le tipologie di richieste non sono cambiate, sono solamente incrementate di molto, è interessante, invece, vedere come cambia la composizione della spesa, attraverso il volume medio delle stesse che, rispetto al mese scorso, è aumentato del 38%, quando il mix della spesa di quel mese era paragonabile a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. Le merci più consegnate sono quelle a lunga scadenza, scatolame, acque e prodotti per la pulizia. Infatti, abbiamo notato un aumentato dell’acquisto dei prodotti che inseriamo nella categoria “secco”, vale a dire tutto ciò che non è soggetto a temperatura controllata. Questa categoria è aumentata in modo più che proporzionale rispetto all’aumento avuto sui freschi, ma quello che è esploso sono i surgelati, dove registriamo un +626% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La gdo non ha saputo far fronte all’esplosione di richieste di spesa digitale, è cambiato qualcosa in queste settimane?
Più che la gdo, secondo noi la struttura informatica della gdo stessa, non è riuscita a sostenere questo incremento di ordini esponenziale, pertanto, anche la loro organizzazione interna si è dovuta allineare. Ciò che sta accadendo nel frattempo, è l’introduzione di nuovi servizi (spese telefoniche, ecc) da parte di alcune insegne della gdo.
Avete potenziato la vostra flotta e i collaboratori?
Si, abbiamo introdotto numerosi mezzi aggiuntivi su gran parte dei territori che serviamo, a disposizione dei punti di vendita che hanno il nostro servizio di consegna tradizionale ed online. In più per i nostri dipendenti abbiamo introdotto una polizza assicurativa in copertura di eventuali contagi.
Come gestite la sanificazione?
Attraverso l’ozonizzazione: giornalmente tutti i veicoli adibiti al trasporto di generi alimentari vengono sanificati con specifiche apparecchiature di nostra proprietà, garantendo la completa sanificazione del mezzo e di tutte le superfici esposte all’aria. Abbiamo inoltre dotato tutto il nostro parco mezzi di un kit di pronto intervento (presidio medico chirurgico approvato dal MdS + panni carta usa e getta) per poter gestire anche gli eventi straordinari e imprevedibili di palese contaminazione.